tag:blogger.com,1999:blog-2223728714903529773.post3526638620904389909..comments2023-09-28T09:08:36.963-07:00Comments on I quaderni del bradipo: Primero hay que trabajarPier Paolo Palermohttp://www.blogger.com/profile/05148623423776786608noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-2223728714903529773.post-15462795389759456242013-11-24T08:20:49.132-08:002013-11-24T08:20:49.132-08:00Mi induce ad una serie di osservazioni, come sempr...Mi induce ad una serie di osservazioni, come sempre, il nostro "coscientizzante" Bradipo-Palermo. Il nazi-fascismo in Italia ha letteralmente ed abilmente saccheggiato parole e concetti del movimiento operaio e rivoluzionario (d'altronde il primo Mussolini era compagno dello stesso partito di provenienza di Gramsci, Bordiga, Matteotti... la canzone stessa, definisce il fascista "vile traditore", della causa rivoluzionaria e socialista, ovviamente): "il lavoro rende liberi", scrivevano sui loro campi di concentramento... un esempio fra i tanti. I dottrinari dalle voluminose epe, i professoroni d'accademia, pare preferiscano rifugiarsi nel "panphletario", per utilizzare un termine caro ai compagni venezuelani. Spesso hanno una concezione limitata e limitante del lavoro. Il lavoratore, quello vero, non è semplicemente chi riceve un salario, un compenso, a fronte di una prestazione d'opera, un dipendente da e di qualcun'altro, è, come dice bene ppp, "l'artefice del mondo di cui vogliamo godere", e per essere tali non possiamo che essere creativi, e non si può essere creativi se non si crede in quello che si sta facendo: creativi sono coloro che si applicano nel costruire, nel crescere il metodo nel loro lavoro, ciò che si costruisce e ciò che nasce al momento non sono necessariamente nemici inconciliabili. Come ci faceva notare ieri Andrea Tartaglia ci sono alcune parole in castigliano che quasi non si distinguono: "crear, creer, criar (creare, credere, crescere) son la misma cosa, creo".Anonymousnoreply@blogger.com