Cari amici del Bradipo, avrete letto o sentito che Freedom House ci ha messi al 73esimo posto per la libertà di stampa. Basta dare uno sguardo alle classifiche stilate dalla ONG con sede negli Stati Uniti per capire che tendono a premiare gli stati amici del paese nordamericano (o meglio del suo governo) e penalizzare gli antagonisti. Per cui, quando danno del "parzialmente libero" al nostro sistema d'informazione, dobbiamo presumere che ci stiano trattando, e che più di così davvero non potevano fare. Un po' come quando un arbitro fischia rigore contro la Juve: l'attaccante avversario è a terra dolorante, con il segno dei tacchetti di Chiellini sullo stinco.Gli ha già fatto un favore a non ammonirlo.
Mi direte che questa è una notizia vecchia. Infatti, lo è. Ma introdurre così il post può forse aiutarci a inquadrare certi atteggiamenti della nostra stampa, che da cane da guardia della democrazia si è trasformata in cane da presa dei suoi padroni e dei loro finanziatori di varia collocazione e natura. Sono certo che molti di voi penseranno che sono fissato, invasato, monotematico. Ma siccome sono convinto che siamo in guerra, ed è una guerra di informazioni, di rappresentazioni, di concetti, mi metto l'elmetto e scendo nella mia umilissima e personalissima trincea.
Vorrei porvi una domanda: se aveste una collaboratrice domestica e le aveste chiesto di spazzare e lavare in tutte le stanze della casa; e se, al ritorno dal lavoro, vi accorgeste che la malnata non solo non ha fatto quello che le avevate chiesto, ma vi ha anche messo le mani nel cassetto dove tenete i soldi, che fareste? Io la caccerei a calci in culo. Perchè la colf deve fare il suo lavoro, cioè le pulizie, e deve rispettare certe ovvie regole del rapporto datore di lavoro - dipendente.
Ma sei proprio un piccolo borghese, Bradipo! Ragioni come un padrone! Ecco, se state pensando questo, evidentemente fate parte di quella schiera di persone che in questo momento sono, rispetto a me, dall'altra parte della barricata cognitiva. Se invece mi state seguendo, è per voi che continuo a scrivere.
Bene, la colf deve fare il suo lavoro, dicevamo. E quel lavoro consiste nel fare pulizia. Tenendo tutto questo in mente, provate a immaginare il nostro paese come una casa tanto, ma tanto sporca, e leggete questo articolo pubblicato su L'Espresso online.
C'è un filo rosso che attraversa tutta la propaganda contraria al M5S: il caparbio tentativo di farlo apparire poco coerente, insincero, falso. Perchè, e questo è abbastanza evidente, le istanze che porta avanti sono largamente condivisibili, e nel momento in cui un elettore deluso supera il cinismo, il disfattismo, quella istintiva e secolare sfiducia dell'italiano nei confronti della politica, è proprio il M5S il principale, se non l'unico candidato a ricevere il suo voto. E l'astensionismo in Italia è sempre più diffuso. Bisogna dunque far credere che si tratti di un bluff, e soprattutto indurre i propri lettori a pensare che sia come tutti gli altri: antidemocratico, lontano dai cittadini e per niente interessato a rappresentarli.
Sospendiamo il giudizio su questo aspetto. Parliamo piuttosto della nostra stampa. Questi signori che criticano tanto le scelte di Grillo e Casaleggio, cosa fanno per informare il pubblico su ciò che accade nella base del M5S? O la democrazia è qualcosa che riguarda solo la libertà e i diritti dei rappresentanti, e mai quelli dei rappresentati? Non è forse possibile che sia successo, stia succedendo qualcosa all'interno dei meetup che abbia spinto il fondatore e ovvio leader del movimento in questione a questa sterzata?
Mi pare che siamo alle solite. Popolo, che ti sei messo in testa? Vuoi comandare tu? Che fai, ti organizzi, discuti, vuoi mettere bocca nella gestione del potere? A popolo, sei 'na monnezza! E noi non ci occuperemo di te. Ci occuperemo dei papi, dei cardinali, dei baroni, e di te non faremo la minima menzione. Vincolo di mandato e possibilità di revoca dello stesso? Certamente si tratta di un modo per consentire ai miliardari Grillo e Casaleggio di manovrare i loro parlamentari-burattini (come se quelli dei partiti tradizionali fossero tutti liberi, consapevoli, e non avessero dietro interessi e pressioni...). Popolo, tu non sai distinguere il pro e il contro. Lascia che te lo spieghiamo noi. E, visto che non sei nè papa, nè cardinale, nè barone, vattene a casa e lascia che chi è andato a scuola ti dica quello che devi fare quando ti alzi la mattina.