martedì 2 giugno 2015

Io, noi e Daitarn 3

Cari amici del Bradipo, come vi ha lasciati questa tornata elettorale? Siete delusi, disgustati, sorpresi, sconvolti? In ogni caso, lo zio Brady ha deciso di proporvi un etto, un etto e mezzo di farneticazioni; se non sapete come passare questa mattinata di festa, ecco che il mio blog, come sapete umile, si rende anche utile.
 
Qui in Liguria, come sapete, ha vinto il centro-destra, favorito dalla diaspora dei civatiani. Questo per me è un risultato positivo. Adesso, prima che mi si lapidi virtualmente, devo affrettarmi a spiegare perché. Intanto comincio con il segnalarvi questo post, tratto da un blog ben più serio e colto di quello che state leggendo. Lo condivido nella sua interezza. Ma, sapendo bene quanto possa essere indolente l'essere umano, vi faccio un brevissimo sunto del suo contenuto: nel momento in cui la "Sinistra" fa cose che la Destra non si era mai azzardata a fare (quando Berlusconi minacciò di toccare l'art. 18 andammo a Roma in tre milioni, mi pare di ricordare), è assolutamente prioritario che quella sedicente sinistra venga spazzata via, per aprire nuovi spazi politici. Come vada fatto è materia di discussione. Siamo di fronte a un processo storico inedito, a meno di forzare analogie. E allora anche i deficienti possono dire la loro; io, naturalmente, ne approfitto.
 
Ricordate Daitarn 3, il robot pilotato dal freschissimo Aran Banjo, sempre conteso dalle sue due belle amichette Rejka e Beauty? Quando l'orfanello scemo e il maggiordomo finto-inglese non inscenavano intermezzi comici di mediocre livello, Daitarn combatteva i meganoidi, "mostri disumani" venuti da Marte per ridurre in schiavitù il genere umano. Ora, mentre Banjo si serviva del suo gigantesco robot (solo per arrivare alla cabina di comando doveva fare la tangenziale), i meganoidi si trasformavano in "megaborg". Questo processo poteva avvenire in due modi: o proiettando sul comandante meganoide degli strani raggi, oppure attraverso la fusione di più meganoidi, ed è su questo che mi vorrei soffermare. Molteplici identità si annullano in una sola: i meganoidi non erano altro che dei settari, degli identitari, dei fanatici. L'Italia, oggi, è il paese dei meganoidi. Di fronte all'impossibilità di riconoscersi in una Sinistra che non esiste più nell'arco costituzionale, scelgono o la strada del travisamento dogmatico della realtà (voto PD perchè sono di sinistra), o quella dell'anacoresi (astensione dal voto), o infine lo scisma. Tutti atteggiamenti, come vedete, riconducibili alla sfera religiosa. Tutti conseguenza del bisogno di riconoscersi in un Io superiore, sintetico, assolutizzante.
 
L'alternativa a questo Io totalitario, e per tanto incapace di azione politica significativa, è un Noi che non soddisfa la nostra ansia di identità, perchè presuppone che ognuno porti al mulino la sua. A qualcuno potrebbe sembrare che questo approccio renda complicato, magari impossibile, elaborare programmi e prefiggersi obiettivi. Lo è sicuramente. Ma è solo dal corpo sociale, da quel Noi variegato e contraddittorio, che può emergere un cammino da percorrere, una visione da costruire. Quando Daitarn si trova in difficoltà, o semplicemente quando si è stancato di fare a mazzate napoletane con i megaborg, ricorre a un'arma irresistibile: l'energia solare. E vince sempre, perchè respinge i suoi nemici alieni con qualcosa che è patrimonio comune del pianeta Terra, e quindi dell'intera specie umana. Il futuro della politica rappresentativa, in Italia come nel resto d'Europa, è esattamente quello. Bisogna catalizzare l'energia solare. Se il concetto di "sinistra" continuerà a designare un'identità, finirà per sparire; se invece si trasformerà nello studio di come catturare l'energia solare, i meganoidi hanno le ore contate.

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