Finalmente, cari amici, un sogno di polso. Alla malora le paturnie post-adolescenziali e i dubbi esistenziali, questo è un sogno di mazzate. Ordunque, mettetevi comodi e tenete a bada il politically correct che è in voi, perchè questo è un sogno degno della buonanima di Mario Merola.
Sono Stalin, sono nel mio studio, e ho una mazza da cricket. Un vecchio mi indispone, non ricordo per quale motivo, e così io comincio a percuoterlo senza remore di sorta. Il vecchio finisce per terra, e io continuo a contunderlo. Lo picchio con il taglio della mazza, soprattutto sulla testa e sul collo, come un macellaio potrebbe battere una fetta di carne per frollarla. Il vecchio è duro a morire, e io comincio a sudare, ma non desisto. Quando pare che sia ormai deceduto, fa per rialzarsi, scatendando una gragnuola di colpi violenti e ben assestati. Infine, spira. Madido e paonazzo per lo sforzo, mi avvicino a uno specchio per rassettarmi. Ed è qui che il sogno si fa bislacco: al posto della giacca dell'uniforme, indosso una specie di vestaglia. Tuttavia, non mi lascio scoraggiare da questa ovvia infrazione del protocollo, e mi aggiusto la giacca-vestaglia. Assumo una posa altera, ammiro il collo taurino e il folto baffo, e concludo che sono invincibile. Datemi un altro odioso vegliardo da tramutare in fettina tenera tenera per il bambino, ché questo paese ne abbonda....
Ed ora, l'interpretazione. Mai credo di aver fatto un sogno così chiaro nel suo significato. Il vostro Bradipo, stanco di cotanta diplomazia, delle innumerevoli mediazioni e di talune rese incondizionate cui lo costringe il logorio della vita moderna, invoca la modalità Baffone: quella modalità in cui le cose vanno come devono andare, secondo giustizia e comune interesse. E allora, sapendo che il vostro intellettuale di riferimento è stato nuovamente fagocitato dalla mostruosa macchina universitaria, come può non apparirvi lampante la valenza simbolica del vecchio da percuotere a morte? La mazza da cricket, ovviamente, ci ricorda della ben nota perizia del sottoscritto nella lingua della perfida Albione, perizia - udite udite - superiore perfino a quella di taluni che si fregiano del titolo di docenti. Cos'è che manca, a questo splendido esemplare di homo sapiens che vi scrive? Il riconoscimento istituzionale rappresentato dall'uniforme: la stramaledetta abilitazione. Ma rimirate il collo taurino, il folto baffo! Sotto il fiero cipiglio di un Giuseppe si cela il blasfemiforo senso di giustizia del succitato Mario Merola, da cui dipendono le sorti del mondo. In qualche modo si farà. L'importante è tenere sempre a mente che il vecchio dovrebbe prepararsi a lasciare il mondo, non già aggrapparsi con le unghie e con i denti ad assurdi e immotivati privilegi. Nemmeno se ve ne dà un pezzettino. Adesso avete capito che dovete fare quando il vecchio si rifiuta di farvi posto? Dovete prendere la mazza. Da cricket, da baseball, da terra, non importa. Basta che prendiate la mazza.
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