Forse non tutti sanno che... Così è intitolata una vecchia e ben nota rubrica della Settimana enigmistica. Da quasi discreto solutore di rebus, anche io voglio dirvi qualcosa che forse non sapete: il concetto di macchina del tempo, che tanto diletto ha prodigato a grandi e piccini per svariati decenni, lo dobbiamo a uno scrittore inglese di nome H. G. Wells. Come vi ho fatto spesso notare, gli inglesi hanno inventato, creato o ideato quasi tutto ciò che non è monnezza del mondo moderno e contemporaneo. Per questo continuo a parlare ossessivamente di loro, e lodarli in modo quasi untuoso e servile.
Un'altra mia ossessione, come sapete, è la scuola. Nonostante faccia l'insegnante, io credo che la scuola sia una cosa seria. Una cosa seria rovinata dagli stronzi, che riescono ad avere la meglio grazie a due fattori:
1) la loro palese superiorità numerica;
2) il fascino perverso del nichilismo, la irresistibile forza centripeta del nulla, unica soluzione al cocente paradosso di una coscienza potenzialmente infinita ma penosamente limitata in atto.
Gli stronzi, padroni di tutto ciò che è in quanto capaci di ridurlo alla condizione di non essere, hanno voluto distruggere la nostra scuola. Il loro progetto è chiaro: creare una nuova razza di subumani inebetiti e giulivi, alla mercè della parte più feroce (e dunque più potente) del genere umano. Wells aveva previsto tutto questo, ma da ottimista qual era l'aveva ambientato in un remoto futuro. Non poteva immaginare che la scuola italiana dell'inizio del XXI secolo sarebbe stata popolata da creature preoccupantemente simili ai suoi Eloi, l'evoluzione debosciata di un genere umano destituito da ogni responsabilità e pressione. Per ottenere uno dei suoi esserini spensieratamente inetti, deboli e terrorizzati dal buio, è sufficiente creare un sistema scolastico che non presenti sfide educative, e che non faccia sostanziali differenze fra il successo e l'insuccesso. Tutti, alla fine, ce la fanno. Dunque, perché penare, sforzarsi, perdere tempo in un'attività essenzialmente inutile come lo studio?
Un'altra è però la domanda che dobbiamo realmente porci: perché creare una generazione di Eloi? La risposta, naturalmente, ce la da Wells: per dar da mangiare ai Morlock. Chi sono i Morlock? Sono coloro che si cibano della nostra ignoranza, della nostra debolezza, della nostra incoscienza. Quando gli Eloi usciranno dall'ente che li ha formati come tali, i Morlock emergeranno dal sottosuolo per esigere il loro tributo di carne umana, sotto forma di stage non retribuiti, contratti a tempo determinato con retribuzioni da paese in via di sviluppo, corsi di formazione farlocchi e quant'altro. E per fuggire da questo futuro inquietante non ci sarà, ahinoi, nessuna macchina del tempo.
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