Cari bradipo-dipendenti, buongiorno. Il sole splende, gli uccellini cinguettano, i clacson strombazzano, le sirene delle ambulanze sqaurciano l'aria, innescando sistematicamente l'antifurto di qualcuno che non è ancora stato messo al corrente dell'esistenza degli antifurti satellitari. Insomma, una ordinaria giornata di Febbraio, in questo caotico angolo di città. Di una città scostumata, rumorosa, sporca, aggressiva, sempre più disumanizzata e disumanizzante.
Provo un grande fastidio quando si fa confusione, per ignoranza o per convenienza, fra quel sistema di relazioni sociali informali che caratterizza la vita di alcuni rioni napoletani, e la completa anomia che sempre più si fa strada fra le giovani generazioni. Gli ultimi della Terra sono una cosa, i Morlock sono un'altra. Su questo stesso blog ho difeso a spada tratta i diritti del parcheggiatore abusivo, rimediando il sempreverde biasimo delle genti. I diritti degli scippatori, no. Quelli non li difendo. E la mia intelligenza si ribella quando si fa del sociologismo e si cerca di giustificare una forma di crimine odioso come lo scippo con la miseria, il degrado e compagnia cantante. Penso all'albino che vende paccottiglia assortita in funicolare, penso a un tizio che da decenni va in giro per il Vomero vendendo penne e bloc notes, penso ai Rom che passano spesso con amplificatore e sassofono sotto casa mia, penso agli stessi parcheggiatori abusivi. E concludo che la violenza non deve, non può essere un'opzione.
Ieri è uscito su Repubblica online un video ripreso dalla telecamera di un negozio di via D. Capitelli, a due passi dalla centralissima P.zza del Gesù. Mostrava un giovane in scooter che prova a strappare la borsa a una signora di mezza età, di stazza minuta. Lo scippatore perde l'equilibrio e cade dal mezzo. Subito un pezzo di marcantonio di colore si precipita a recuperare la borsa della donna, e pare che dica qualcosa al ladro. Questo sembra essere stordito dalla caduta, o forse preoccupato dalla reazione del capannello di gente che si sta formando intorno a lui. Ma poi vediamo un ragazzo aiutarlo a rialzare lo scooter, sul quale lo scippatore risale subito, preparandosi ad andarsene. Il giovane di colore è l'unico a provare a ostacolarlo. Nessuno, purtroppo, gli dà manforte. E così il gaglioffo dà manetta e scappa.
Grazie al video e alla sua diffusione, lo scippatore è stato identificato e fermato. Eppure giustizia non è fatta. Io adesso voglio sapere da voi perchè nessuno ha seguito l'esempio di quel ragazzo, che si chiama Benjamin ed è stato intervistato a proposito dell'episodio. Non si trattava di bloccare il mariuolo in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine, ma di fargli passare un brutto quarto d'ora. Perchè risulta evidente che questa città sia stata abbandonata dalle cosiddette istituzioni, delle quali in questi paraggi si favoleggia come nel Medio Evo si favoleggiava delle ricchezze del Catai. Perchè a P.zza del Gesù ci sono pattuglie di militari e Carabinieri 24/24h, ma nessuno è accorso sul luogo dello scippo. Ci dobbiamo arrangiare noi anche in questo. Due paccheri a quella latrina di uomo glieli doveva dare la popolazione. Le cosiddette forze dell'ordine sarebbero dovute intervenire per sottrarre il lestofante al sano paliatone che gli spettava.
Ma il fatto è che l'anomia avanza, in tutti i campi e a tutti i livelli. Non vogliamo capire che o diventiamo un popolo, o stabiliamo rapporti di corresponsabilità, oppure sprofondiamo nella barbarie. Pardon, la barbaria. Tertium non datur. Fin quando preferiremo tenere la testa bassa e sperare di cavarcela, le mazzate continueranno a volare, come in una sorta di lotteria al contrario. E le nostre strade, le nostre aziende, le nostre istituzioni, saranno in balia della sfaccimma della gente, e delle loro scorribande. E poco poco la sfaccimma della gente ci scipperà il futuro.
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