Cari lettori del Bradipo, vi annuncio cum magno gaudio che oggi vi parlerò di qualcosa che - almeno spero - vi metterà tutti d'accordo, e non attirerà su di me il biasimo di nessuno. In questi anni di così profonda confusione ogni tanto succede qualcosa che rimette in chiaro chi siamo e da che parte dobbiamo stare. Di un evento di questo tipo voglio parlarvi oggi.
"Per evitare di confondere la sensibilità con l'eversione fascista e stragista stabiliremo dei limiti", recita un testo degli Offlaga Disco Pax. Ce l'ha con Francesca Mambro, moglie del pluriomicida reoconfesso Giuseppe Valerio Fioravanti, da lei definito "il ragazzo più sensibile che avessi mai incontrato". Il brano, che si intitola proprio "Sensibile", contiene anche una frecciatina ai Disciplinatha, che inclusero la Mambro nei ringraziamenti di un loro disco. Parliamo dei Disciplinatha, che facevano parte del Consorzio Produttori Indipendenti, e che dunque dovevano presumibilmente il loro successo anche (se non principalmente) alla sponsorizzazione dei CSI, ex CCCP: quelli che si ponevano il problema delle affinità e delle divergenze rispetto al compagno Togliatti. Ieri il chitarrista dell'ormai sciolta band ha aggredito Max Collini, cantante degli Offlaga Disco Pax, a un concerto dei Massimo Volume, gruppo nel quale milita oggi l'aggressore.
Eh, sì, forse è proprio il caso di stabilire dei limiti. Dichiarandomi dunque neo-sensibile, per distanziarmi da chi attribuisce la dote della sensibilità a fascisti assassini, come anche da chi - chissà poi per quale assurdo motivo - li ringrazia nei suoi dischi e aggredisce chi lo fa notare, mi permetto di esporre le mie "condizioni".
Non è sensibile chi fa delle idee un terreno di scontro, chi le usa per puntellare prassi violente non tanto nella forma, quanto nella sostanza. Non è sensibile chi usa le parole come benzina da gettare sul fuoco, piuttosto che come combustibile di un progresso da costruire insieme. Non è sensibile chi è pronto a sacrificare il bene comune al proprio sfrenato narcisismo, o chi prepone i propri turbamenti da eroe romantico al banale, magari volgare problema di una famiglia che non riesce a far fronte a tutte le spese che comporta una vita minimamente dignitosa.
Reputo invece sensibile chi, leggendo questo articolo, resta disgustato dal gesto di Parisini e prova solidarietà per Collini. Sensibile è colui che si chiede non solo che razza di uomo, ma anche che razza di musicista sia quello che sferra un pugno a un altro musicista, invece di esporgli le sue ragioni, in maniera magari anche concitata, davanti a una birra. Sensibile è chi, pensando a tutti i morti che hanno fatto Giusva e Francesca insieme ai loro camerati, pensa che il chitarrista dei Disciplinatha avrebbe fatto meglio a spiegarsi pubblicamente, e magari a chiedere scusa. Moralista, magari, ma sensibile.
Credo che abbiamo un disperato bisogno di sensibilità, empatia, rispetto vero e profondo (non quello che ci limitiamo a dichiarare per non passare da intolleranti). L'ossessione di affermarci, di prevalere, di avere ragione a tutti i costi non è meno violenta delle bombe, dei colpi di pistola, delle molotov. Non fa morti e feriti, certo. Per il momento. Ce ne sono tanti di ragazzi "sensibili" come Giusva, anche oggi. E forse oggi sono ancora più soli con se stessi di quanto non lo fosse la generazione che ha prodotto il terrorista dei NAR.
Per quanto riguarda il Bradipo, che dirvi? Ricordatevi che egli è un fesso reoconfesso (fortunatamente non ha peccati più gravi da confessare), e che se volete la ragione, lui ve la lascia senza problemi. Al massimo si dissocia. Da voi, ma soprattutto da se stesso e dagli errori fatti. Perchè in quanto fesso, al contrario di Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e il chitarrista dei Disciplinatha, non si vergogna a dire: "ho sbagliato".
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