martedì 26 ottobre 2010

In balia del ragioniere Casoria


Pare che domani a Napoli farà freddo. Lo ha detto il meteo. Da quando la mia salute mi ha abbandonato, io sono abbastanza freddoloso. La mia salute, questa vecchia compagna che mi ha lasciato, e che mi ricorda le parole di un famoso tango argentino: "desde que se fue triste vivo yo"...insomma, domani la temperatura scenderà e io soffrirò. Sì, perchè vivendo in un condominio sono soggetto agli arbitrii inevitabili quando si parla di riscaldamento centralizzato.
Ecco, il condominio è uno di quegli aspetti della cultura italiana che fanno capire agli stranieri come il nostro sia un paese in cui i pagliacci hanno preso il potere. Il pagliaccio ride e ne ha ben donde, visto che comanda lui.

Il condominio, dicevo, è un concetto che nei film di Woody Allen evoca un certo status, una certa eleganza, il massimo del comfort e del servizio per i suoi inquilini. Li vediamo nei suoi film, con quei portieri in livrea, la musica di Gershwin in sottofondo, i suoi inquilini sono professori universitari o critici cinematografici... Da noi, viceversa, il condominio è una specie di girone infernale piccolo borghese in cui pratichiamo il nostro sport preferito, ovvero infliggerci disagi e umiliazioni vicendevoli, ricavandone così un danno collettivo (perchè è la somma che fa il totale), pur di toglierci la soddisfazione di andare in culo al nostro prossimo. Sì, perchè l'italietto (ovvero il piccolo borghese che potremmo assumere a simbolo della mai abbastanza vituperata Italietta, sorella minore del paese minoritario e pressochè invisibile al quale mi ostino ad appartenere) è uno spregevole individuo, meschino, pavido, diffidente, incapace di una visione d'insieme che riservi uno spazio al progresso, all'evoluzione. Se fosse stato per questa gente, saremmo ancora nelle caverne. Del resto, la cultura anglosassone ha espresso Woody Allen e noi il Bagaglino. Ma non tergiversiamo. Il punto è che io domani avrò freddo perchè nel mio palazzo il riscaldamento non si accende mai, e dico MAI, prima del 15 novembre.
Ricordate lo scambio di battute fra il rag. Casoria e il guardaporta Antonio Buonocore in quel piccolo capolavoro che è "La banda degli onesti"? Il furbo ragioniere, amministratore del condominio, cerca di lesinare sul carbone per l'inverno, a costo di lasciare gli inquilini al freddo, e propone a Buonocore di spartirsi il denaro risparmiato sul preventivo. Quest'uomo ingordo di zucchero attinge a ciò che è di tutti come se fosse suo e basta, rasenta il codice penale ma non incappa. Come si evince da questo scambio di battute, 120 quintali sono appena sufficienti.
Ma in quel gigantesco feudo del rag. Casoria che si chiama Italia, si fa con quaranta. E allora che dirvi? Non cresta che adeguarsi. Cercansi Lo Turco e Cardone per avviamento attività in proprio. Massima onestà richiesta. Astenersi perditempo e pagliacci.

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