martedì 13 marzo 2012

Caro Giacobbo...


Caro Roberto Giacobbo, come sarebbe bello se avessi ragione tu. Se esistessero i marziani, i vampiri, dio, Capitan America e la rabdomanzia. Se io, incapace di imprimere un qualsiasi cambio di direzione alla mia vita, seppur minimo, potessi restare sprofondato in un divano, avviluppato dal tanfo della deboscia, mentre i leprecani e le fate intrecciano il mio destino danzando al ritmo di una giga irlandese nelle colline di Connemara... Se all'improvviso, mentre affronto la titanica impresa di grattarmi il punto più centrale della schiena, arrivasse una letterina dal Polo Nord, in cui Babbo Natale mi comunica di aver versato un sostanzioso bonifico sul mio conto. Se, infine, dopo la morte per inedia che di certo mi attende le Valchirie mi prendessero per mano e mi conducessero verso i verdi prati del sempiterno coito, accompagnato da smodate libagioni di idromele e dalla immortale e vagamente guerrafondaia musica di Richard Wagner.
Sarebbe bello, ma non sarà. Perchè di tutto quello che ho nominato solo tu, caro Giacobbo, esisti. E scusate se è poco.

Su questo riflettevo ieri sera dopo ua conversazione con una signorina la cui identità non sarà rivelata per proteggerla dalle famigerate logge massoniche segrete dei malvagi gnomi venusiani. Nell'essere informato di emanare energia, reagivo come il pythoniano sig. Praline quando il sindaco di Derby entra nell'ufficio postale in pompa magna, su un paio di trampoli. Io emano energia? Possibile? Ma se potessi incanalarla...quante cose potrei farci...mi viene in mente la vecchia pubblicità del lievito Bertolini...
Potrei trovare un lavoro ben pagato, accendere un mutuo, comprare una casa di quattro stanze, fidanzarmi con una donna che non mostri alcun segno di squilibrio mentale e farci un paio di figli modello, che non si drogano, non bestemmiano e non guardano le donne nude su Internet.
Certo, se gli antichi Egizi hanno costruito le piramidi...e caro Giacobbo, tu sai bene che in realtà gli Egizi altro non erano che alieni, se vogliamo anche male camuffati, con quegli assurdi copricapo, e che sono venuti sulla terra a colonizzarla, ma poi a un certo punto è successo un fatto che va' trova tu che è successo, e se ne sono tornati nella galassia di Alpha Centauri a suonare sempre le stesse cinque note sul sintetizzatore.

Come sarebbe bello, caro Roberto, abbandonare ogni rigore scientifico e rinunciare finanche ai nostri averi, per seguirti sulle strade polverose dellla Galilea a dorso di mulo. E se si resta senza provviste qual è il problema? Si guarda in cielo con le fauci spalancate a ricevere la manna che non tarderà a scendere su di noi. E se finisce il vino? Si trasforma l'acqua, che ci vuole? Io ti seguirei proprio, caro Roberto, perchè qui, come si dice a Roma, non c'è trippa per gatti. E sai, quando le tenebre calano sulla Terra (che pare non sia piatta, secondo recenti scoperte), e insieme all'alcol offuscano la luce del giorno, l'ipotalamo prende il sopravvento e la ragione si fa un bel weekend lungo; allora si sogna, e nel sognare si rimuove qualsiasi ostacolo a ciò che nella mia bella lingua d'adozione si chiama wishful thinking, ovvero la tendenza a pensare che qualcosa sia semplicemente perchè noi vorremmo che fosse. Ma, ahimè, il giorno non tarda ad arrivare, e a dissipare, anche con una certa brutalità, i sogni e le visioni formatisi in cotale stato. Il bonifico di Babbo Natale non è arrivato, ne sono certo. Ho fatto l'estratto conto. La donna che aveva preso forma nella melassa dei sogni era solo un riflesso di una gentil dama che ora chissà dov'è, semmai esista, e nutro forti dubbi sul fatto che le Valchirie mi condurranno in un qualsivoglia luogo dopo il mio trapasso.

Caro Giacobbo, non serve cercare prove dell'esistenza del mostro di Loch Ness, o dell'abominevole uomo delle nevi: queste bislacche creature esistono nella nostra immaginazione, e tanto ti basti. L'immaginazione è l'unica risorsa del tutto gratuita, che nessuno potrà mai sottrarci. In un derelitto angolino della mia psiche, io credo in te. Credo nei leprecani, nelle fate, nella felicità coniugale e nel tempo indeterminato. Ti seguirò sempre, d'ora in poi. Su Voyager, quando le tenebre scendono sul mondo. Se invece tu dovessi indossare una veste di ruvida iuta e vagabondare per villaggi e deserti della Giudea, temo che dovrò passare la mano. Una forza occulta e misteriosa mi attrae verso un triangolo che ha come vertici il mio letto, la mia postazione Internet e la cucina. Saranno i poltergeist degli antichi Babilonesi?

2 commenti:

  1. ahh.. poesia!
    cmq Babbo Natale opera solo in contanti (di piccolo taglio e non segnati, come nelle migliori tradizioni), non te l'hanno detto?

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  2. argh! per quello non è arrivato il bonifico :-)

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