sabato 7 aprile 2012

I moderati

E gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme imbiancano, e gli idioti si moltiplicano. Il divenire storico, in questi ultimi decenni, può essere riassunto tutto nella progressiva e inesorabile perdita di intelligenza e capacità critica. Poveri capretti, macellati per la Pasqua...è vero, eh? Nel frattempo il governo di occupazione che si è insediato in questo paese con il beneplacito di quasi tutte le forze politiche si dedica sistematicamente e di gran lena alla distruzione di quel poco che resta del compromesso fra l'ansia smodata, psicotica, sadica di guadagno e potere delle elites finanziarie e il diritto di campare dignitosamente dei poveri stronzi come voi e come me. Siete contenti che Bossi si è dimesso? Bravi, fate bene. Bossi era il male assoluto, sputava mentre parlava (o bofonchiava) male dei meridionali, il che - non devo certo dirvelo io - è politicamente scorretto. Io, in quanto napoletano, mi sentivo profondamente offeso quando ascoltavo le sue dichiarazioni. Pensate che una volta ho pianto con le lacrime. Mario Monti, quello sì che è un signore! Parla in modo chiaro, non sputacchia, si veste bene...
Come si è arrivati a questo punto? Come Lindo Ferretti prima che impazzisse, io mi ricordo di discorsi belli tondi e ragionevoli. Chi ci ha portati in questo inferno di salotti mediatici pieni di equivoci ideologici e confusioni semantiche? La risposta è: i moderati. 
Chi sono i moderati? Per capirlo, dobbiamo sciogliere proprio una delle confusioni semantiche di cui parlavo: non sono affatto moderati. Per capire questo equivoco, dobbiamo tenere presenti le parole del portiere Antonio Buonocore ne La banda degli onesti, quando la moglie teutonica gli propina del vino allungato con l'acqua. Il meschino rimprovera la donna per la nefasta iniziativa, e le fa presente che a lui bastano "due dita, un mignolo, purchè sia vino". L'acqua snatura la bevanda in questione, fino a renderla irriconoscibile in quanto tale. I "moderati" mettono acqua al vino del discorso politico,  e l'effetto è appunto quello di snaturarlo. Per merito loro, oggi è impossibile fare un discorso politico sensato in questo paese, perchè per moltissime persone i parametri stessi di quel tipo di discorso non sono più politici.
La proprietà dei mezzi di produzione e distribuzione della ricchezza. L'accesso al reddito. La regolamentazione del lavoro. L'entità e la ripartizione della spesa pubblica. Questi sono gli elementi di un discorso politico serio, non la corruzione e il nepotismo di questo o quel partito, soprattutto quando sappiamo benissimo che nessuna forza politica ne è esente. Non ti voto perchè sei onesto (il che poi è tutto da dimostrare), casomai ti voto perchè condivido il tuo progetto, la tua linea politica. Ma certo, se la tua linea politica consiste in un progetto di macelleria sociale (il capretto siamo noi, avete capito o no?), non ti conviene parlarne. Ti conviene buttarti sulla "cultura", mandare da Fabio Fazio una truppa scelta di musicisti, scrittori e cineasti   fedeli alla nobile causa della pagnotta, ma che si presentano bene, sistimatielli e educati. Così gli elettori del PD dicono "ma guarda come è colto, come si veste bene, tutta un'altra cosa rispetto a quelli di destra..." 
Immaginate di essere stati chiusi in una stanza, ma pulita,  arredata con gusto, eh... Immaginate che a un certo punto entri un uomo di bella presenza, di aspetto curato, accompagnato da un paio di guardie del corpo, di quelle grosse, tipo Fusco e Amaniero...che queste guardie grosse vi immobilizzino e vi abbassino i pantaloni, e che l'uomo distinto tiri fuori una nerchia di proporzioni grottesche, con la quale vi sodomizza senza pietà. In tutto questo, Allevi suona un pezzo jazz molto evoluto sul piano a coda, e Fabio Volo legge Kerouac. Voi, le vostre urla e il vostro sangue siete fuori campo. I moderati non apprezzano il vino forte.

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