sabato 2 luglio 2016

Disgustosamente medio

Cari amici, credo di aver capito la natura di tutti i miei problemi. Spesso, come ben sapete, mi lamento di questo e di quello, prendendomela ora con uno, ora con un altro dei miei innumerevoli aguzzini, visibili e invisibili. Ma, a un'analisi attenta e sincera, posso veramente dire di averne il diritto? Posso io effettivamente pretendere di ricevere un trattamento rispettoso ed equo dai miei simili? Vediamo.
 
Bene, io sono, come tanti altri miei connazionali, un insegnante precario. Faccio parte della nutrita schiera di meridionali che hanno lasciato il proprio luogo d'origine per trovare occupazione. Non provengo da una famiglia indigente, ma non guadagno, né guadagnerò mai quanto i miei genitori: appartengo, insomma, al numerosissimo ceto medio impoverito. Non sono omosessuale, bisessuale o transessuale, non sono vegano né vegetariano, non sono celiaco e non appartengo a nessuna setta, religiosa o di altra natura. In breve, non faccio parte di una minoranza. Possiamo dire, alla luce di questa tragica constatazione, che io sia degno di sopravvivere?
 
Orbene, appurato che il mondo fa bene a trattarmi come una mappina, vorrei pormi - e porvi - un interrogativo generico: perché oggi sono solo le minoranze ad essere sistematicamente difese a spada tratta dai "progressisti"? Voglio dire, perché il geometra Rossi, quel signore un po' stempiato che ha l'abbonamento a Sky e le rate della macchina da pagare, fa così schifo ai nostri maitres a penser? Ve lo siete chiesto mai? Io, quando bevevo una birra dopo l'altra mentre strimpellavo orrendamente con i miei amici in umidi anfratti popolati di simpatici perdigiorno, non me lo chiedevo; adesso che sono un precario stempiato e pago le bollette della luce e del gas, me lo chiedo. Voi avete una risposta? Io credo di essermela già data mentre scrivevo questo capoverso.
 
Prima di andare nella toilette ad espletare un bisogno talmente comune da risultare assolutamente ripugnante a qualsiasi intellettuale che non provi autentico odio per Michele Serra, voglio fare una considerazione. Banale, come si addice alla gente della mia risma. Nella storia di questo disgraziato pianeta, sono stati sempre i pochi a sfruttare i tanti, a far loro violenza, a rubare loro la dignità. Una minoranza di ricchi hanno banchettato togliendo il pane da bocca a una maggioranza di poveri. Una minoranza di bianchi hanno colonizzato, derubato e massacrato una maggioranza di non bianchi. Una minoranza di colti, e questa è la peggiore vergogna di tutte, hanno ingannato, deriso e disprezzato una maggioranza di ignoranti. 
 
Io, cari amici, faccio parte della maggioranza violentata, derubata, derisa, insultata e ingannata. E pure voi. E adesso vado a fare la cacca. E poi sfido chiunque a distinguere lo stronzo che sto per depositare dal nostro comune destino.

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