mercoledì 2 ottobre 2013

Quattro pidocchi in più...


Cari lettori, oggi vi do un po' di tregua dalla campagna elettorale invereconda che sto facendo al M5S. Ne siete saturi, lo so bene. E allora distraiamoci un po' con il pallone. Sappiate, però, che non sarò meno caustico con gli imbroglioncelli del mondo pedatorio di quanto non lo sia con quelli della politica. 

Avrete forse notato che quest'anno non avevo ancora scritto del Napoli. Eravamo partiti troppo bene, e dovevo avere modo di vedere luci e ombre, prima di esprimermi. Non avrei mai sopportato di tessere, proprio io, gli elogi del cazzaro di Castelvolturno per poi essere smentito dalla realtà. La partita di ieri sera dimostra che la mia cautela era giustificata. 

Perdere contro l'Arsenal a Londra ci sta, ci mancherebbe. Farsi camminare addosso, e concludere il match senza un tiro in porta degno di questo nome, no. Britos in Champions' League è un'offesa al calcio, e l'inserimento di Zapata in finale di partita  praticamente una provocazione situazionista. Non me la prendo con Benitez, sia ben chiaro: il tecnico spagnolo mi piace, il suo calcio è divertente da guardare e sta dando tutto sommato ottimi risultati. Me la prendo, come di consueto, con Aurelio De Laurentiis. Ancora una volta ha dimostrato di non essere qui per fare calcio, ma solo per fare utili.

Sarebbe bastato prendere Matri e Astori per rendere accettabile la nostra rosa. Allo stato attuale, non abbiamo un uomo in grado di sostituire Higuain. Per quale arcano motivo sia stato acquistato il pachidermico Zapata, è noto solo a Mac Laurentiis, Riccardino Bigon e Paolo Fox. Se fossi in Roberto Giacobbo, ci farei una puntata, su questo mistero: perchè Duvan Zapata ha intrapreso la carriera del calciatore, quando ha proprio il physique du role del buttafuori? Un'altra domanda: Britos è consapevole che con prestazioni come quella di Highbury rischia di rendersi responsabile di un'ecatombe di cardiopatici? Inler manca di reattività e ritarda sempre le giocate, difetti che contro avversari di quel livello condizionano il risultato. Pandev non è in grado di giocare centravanti, e soprattutto non ha i 90 minuti nelle gambe, cosa pressoché incredibile per un giocatore di appena 30 anni. La freschezza atletica, così come i capelli, ha cominciato ad abbandonarlo presto.

Insomma, molto si è fatto in campagna acquisti, ma molto resta da fare. Aspettiamo gennaio, e vediamo come si comporterà il nostro caro presidente. La gestione di questo club ha bisogno di meno clausole rescissorie e una logica più orientata al soddisfacimento dei requisiti tecnico-tattici di una stagione fitta di impegni. E le aspettative, caro De Taccagnis, non si possono più ingannare e differire. Vogliamo far tremare la Gliuve, vogliamo fare la nostra porca figura anche sul palcoscenico europeo. E tu, mannaggia al pataturco, devi cacciare i soldi. Le chiacchiere stanno a zero. Vedi di fare quello che devi fare, altrimenti appena Grillo e Casaleggio si impadroniscono del potere io (che sono segretamente finanziato da loro per appiccicarmi con gli amici su Facebook) ti faccio mettere su un aereo insieme a Zapata, a Britos e a tutti i non pervenuti che vai comprando, e ti faccio deportare in Guatemala, da Ingroia. E allora, ogni volta che ti sembrerà di vedere un bradipo sogghignare, penserai a me, e ti dirai che quattro pidocchi in più li potevi pure cacciare...

2 commenti:

  1. oh de taccagnis da domani sgancia 4 dobloni all'anno a Zuniga....o sa gia' a chi darlo o e' nu strunz fernut....

    RispondiElimina
  2. E le clausole rescissorie a che servono, allora? Zuniga dall'anno prossimo non è più un giocatore del Napoli...

    RispondiElimina