giovedì 29 settembre 2011

Il bestiario dell'amore

E' ufficiale: ormai Gallo's si è trasformato nell'Accademia di Atene. Ogni qualvolta io vi metta piede torno a casa onusto di acutissime congetture e alati pensieri. Il contatto con personaggi di spessore filosofico evidentemente notevole mi stimola alla riflessione ed ingenera in me insolite riflessioni. Stamattina, svegliatomi dopo la schifezza del sonno, e dopo aver passato una mezzoretta a rigirarmi nel letto nel vano tentativo di riaddormentarmi, mi sono alzato, mi sono fatto una bella doccia, e sono ora davanti al PC per donarvi una dotta disquisizione sull'amore hic et nunc, qui nella ridente città di Napoli, agli albori del terzo millennio.

Da questo preambolo capirete, e converrete con me, che la forma del bestiario era una scelta praticamente obbligata. Vi parlerò degli esemplari maschi delle specie in questione, lasciando a chi conosca meglio il genere femminile l'incombenza di completare il presente studio. Seguitemi, orsù, in questo excursus  nel giardino zoologico del sentimento: sarà istruttivo e divertente, in conformità con la celebre massima oraziana del delectando prodesse. Bene, ora che mi sono anche sparato questa posa da quattro soldi, possiamo cominciare.

1: I piccioncini


Coloro che amano, ricambiati, all'interno di una coppia. Molto spesso questi individui non hanno neanche il buon gusto di vergognarsi e chiedere scusa per la loro sfacciata buona sorte, come un tennista il cui servizio viene smorzato dalla rete prima di finire nel campo dell'avversario, spiazzandolo. Essi sono l'equivalente romantico del signore medievale che banchettava allegramente mentre i suoi sudditi morivano falcidiati dalla carestia. Di loro più non ragioneremo.

2: Il centauro
Dopo la menzione d'obbligo per una specie tutto sommato priva di interesse, ora ci addentriamo nel regno del propriamente mostruoso. Il centauro è il risultato della fusione fra uomo e cavallo: l'uomo si innamora, e il cavallo che è in lui lo fa galoppare, nitrire e imbizzarrirsi oltre ogni umana immaginazione. Disarcionato il buon senso e qualsiasi principio logico e morale, da Aristotele a Kant, egli scorazza per le praterie dell'amore non corrisposto, arrecando danni al patrimonio e alle persone fisiche. Chi non è mai stato un centauro alzi la mano...

3: Il cane





Se solo potessi sperare in un tuo bacio, una carezza, un tuo sguardo...la mezza promessa che un giorno,  forse, mi farai portare la tua busta della spesa...come puoi ancora respingermi? Non vedi che scodinzolo alla semplice menzione del tuo nome? Tira un bastone, una palla da tennis, una pantofola...e mi vedrai correre felice, per inseguire l'oggetto che tu hai tenuto nella mano...è questo tutto quello che ti chiedo...il mio amore sta tutto in un monosillabo: bau.

4: Il pipistrello




La amavo, e lei ha lasciato che il mio amore finisse nel letame. No, non mi meritava. Non meritava una persona così sensibile, profonda, speciale...per questo mi sono rinchiuso nella mia stanza, in penombra, davanti a Facebook, e posto video dei Sisters of Mercy e frasi tratte da Il Corvo. No, è inutile insistere, non esco di qui. Non mi meritate. Quando comincerò a bere il sague delle vergini portatemi da uno psichiatra, ma fino ad allora non mi importunate, perchè voi non mi potete capire

5: L'avvoltoio


L'avvoltoio è una delle tipologie di amante più spregevoli. Esso punta una donna di solito impegnata, per attendere che questa ridiventi disponibile nel momento in cui la sua relazione dovesse finire. Discende opportunisticamente sulle carogne degli amori altrui, sfruttando il lavoro di caccia e abbattimento della preda svolto da qualcun altro. Porta con sè l'insopprimibile tanfo della morte, e lo stigma sociale che deve necessariamente accompagnare il necrofago.

6: Il coniglio


Ecco infine la categoria peggiore, quella di coloro che, di fronte all'amore, fuggono. Costoro l'amore lo contemplano da lontano,  sublimando la totale assenza di contatto con la donna amata scrivendo componimenti poetici e facendo lunghe passeggiate nei più deserti campi. Francesco Petrarca è stato il più noto esponente di questa tendenza. Pensate che una volta, mentre andava in giro per un bosco, vide Laura tutta nuda, che si bagnava in un ruscello o qualcosa del genere...e lui che fa? Scappa! Eh, sì; se fosse per i conigli la razza umana si sarebbe già estinta...

Cari amici, siamo arrivati alla fine del nostro viaggio attraverso i misteri del cuore umano e della biodiversità amorosa. Spero di avervi arrecato diletto, e vi chiedo perdono se sono venuto meno a questa funzione...Ora vado a scrivere un sonetto, e a giocare a nascondino con l'amore, come si conviene al pavido poeta...

2 commenti:

  1. mi è piaciuta abbastanza questa novella.. ora però sono curiosa della versione femminile.. e sai bene che ti basterebbe solo guardati intorno in una serata qualunque per poter descrivere dettagliatamente almeno 5 categorie.. o sei troppo timoroso che ti si rivoltino contro? ;)

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  2. hehehe, tiziana, io le donne non le capisco! e poi noi siamo buffi quando ci innamoriamo, voi no. mah, diciamo che posso provarci, ma non prometto niente :-)

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