venerdì 7 settembre 2012

La febbre dell'oro


Cari amici del Bradipo, ho fatto un sogno. Siccome ritengo che il sogno si trovi in una condizione superordinata rispetto alla realtà, e particolarmente a una realtà preoccupantemente vicina all'incubo come quella che mi/ci tocca vivere, come spesso accade ve lo racconto. Siamo nel "selvaggio" West. Prendete una birra dal frigo, aprite una busta di popcorn, e se trovate similitudini fra questa storia e la trama di un famoso film di Howard Hawks sappiate che

1) i sogni non possono essere accusati di plagio;
2) i poveri cristi plagiano, io cito e rielaboro. Il che comunque non esclude che sia un povero cristo per altri motivi.

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Me ne stavo nascosto in una catapecchia mezza fradicia sugli Appalacchi, dopo il fiasco della rapina al treno ad Amarillo. Joe aveva vuotato il sacco con i Federali, così mi era sembrato che fosse il caso di starmene buono per un po', lasciare che la situazione si tranquillizzasse. Ma una bella mattina mi affaccio alla finestra, e chi ti vedo? Il vecchio Flanaghan, che viene al galoppo su per il sentiero. Gli do un goccio di whisky, aspetto che prenda fiato, e mi dice che hanno trovato l'oro in California. Lui l'ha sentito da Trey Wallace, che si è già messo in marcia verso l'Ovest. E' una corsa. Hanno tutti una maledetta fretta di mettere mani sulla pepita più grossa che riescono a trovare, prima che sia troppo tardi. Non c'è tempo da perdere. Sello il cavallo, metto gli speroni e parto a briglia sciolta verso un tramonto pieno di promesse. 

Cavalco per non so quanto, con lo stomaco vuoto e senza una goccia d'acqua nella borraccia. Sento i coyote ululare nelle notti gelide, dalla mia tenda nella prateria, ma che io sia dannato se mi lascio prendere! Venite sotto se avete il coraggio, maledette bestiacce! Le vostre zanne contro la mia Colt. No? Preferite stare alla larga dalla mia sei colpi e da me? Una scelta saggia.

Dunque, non so quante volte ho visto il sole sorgere e tramontare, e neanche un'anima in giro, quando finalmente mi imbatto in questo carro con una ruota spezzata. Seduta vicino al carro c'è la più bella fanciulla del West che abbia mai visto. Viaggiava di città in città col suo uomo, un baro che conosco di nome perchè una volta si era azzuffato con Pat Kilkenny durante una partita di poker. Un giorno il furbacchione si trova davanti qualcuno più deciso di Pat a non farsi spennare, che alza la posta con del piombo caldo. Da allora la ragazza è sola al mondo, sbarca il lunario come può e prova a stare lontano dai guai. Ma poi questo sceriffo vede una faccia nuova in città e si ricorda che proprio nuova non è: era insieme alla canaglia che deve dei soldi a mezzo Oklahoma. Il resto si indovina facilmente: lei ruba un carro e scappa per il rotto della cuffia con lo sceriffo, il suo vice e un piccolo esercito di creditori alle calcagna. Non ho bisogno di chiederle perchè non continua la sua fuga a cavallo: deve esserci qualcosa di veramente prezioso in quel carro. Riparo la ruota e decidiamo di farci compagnia per un po', proseguendo verso ovest.


La vita del fuorilegge è dura e solitaria, e non mi dispiace unirmi a una signora, specialmente se è un incanto di ragazza come questa. Ma finisce sempre così: pensi di saper badare a te stesso perchè dopo tutto quello che hai fatto la legge non è ancora riuscita a scovarti e metterti una corda al collo, e  prima che tu riesca a rendertene conto sei tutto in subbuglio per una damigella in pena. E così quando arriviamo al fiume in una notte stellata, con il riflesso della luna sulla superficie dell'acqua placida, le chiedo di venire con me. Costeggiamo questo fiume, le dico, ci porterà ad Ovest e lontano dal passato. Possiamo vivere del pesce di cui pullula, e trovare un po' d'ombra nella vegetazione che cresce sulle sue sponde. Lei risponde che non ne è sicura, e si allontana per raccogliere qualche margherita. Dannazione, non ci eravamo resi conto che questo è territorio Comanche! Ci piombano addosso da ogni direzione, urlando e tirando frecce. Lei corre verso il carro, io mi fiondo verso la mia pistola. I selvaggi mi tempestano di frecce, così mi nascondo dietro una roccia. Ci hanno divisi. Maledizione, gli Indiani stanno facendo l'immancabile carosello intorno al carro! Non posso sparare, rischio di colpire la ragazza. Siamo bloccati qui. Possiamo solo tenere la testa bassa e aspettare la cavalleria. Alla fine arriva sempre, non è così?


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