venerdì 7 febbraio 2014

Scippatori e scippati, ovvero dei lupi e degli uomini


Cari amici del Bradipo, scrivo questo post su "istigazione" di un amico che mi ha contestato alcuni aspetti riguardanti quello sullo scippo di ieri. Dunque, considerate questa ennesima ciofeca testuale come un addendum alla precedente.

Lo scippatore del centro storico di Napoli è un figlio del degrado. Questo mi è stato fatto notare dal mio amico, e io mi sono detto subito d'accordo. Come non esserlo? I più disprezzabili, arroganti e violenti fra i miei amici e conoscenti del Vomero non hanno mai fatto uno scippo in vita loro, ed è altamente improbabile che lo facciano mai. Un certo tipo di criminalità nasce sempre nel seno del Lumpenproletariat. Il fetente di estrazione borghese o del ceto medio esprime in altri modi la sua turpitudine morale: truffe immobiliari, frode fiscale, creste sui lavori condominiali etcetera etcetera

In cosa consiste il degrado di cui parliamo? Consiste nel fatto che a Napoli esistono famiglie, vicoli, interi quartieri completamente tagliati fuori, senza esagerazione, dalla civiltà occidentale. Angoli di città in cui un tempo vigevano altri codici rispetto a quelli scritti, ufficiali, della "legalità"; ma di quei codici oggi resta poco e niente. Le classi subalterne, quando non sono coscientizzate e organizzate, riproducono in modo più acritico e pedissequo di tutte i valori e i modelli delle classi dominanti: quando queste ultime sono rapaci, violente, amorali, anche le prime lo saranno. Con l'aggravante che l'abbrutimento in cui sono costrette a vivere le renderà più efficienti nell'applicazione di cotali - e dico cotali - principi.

Dunque, il vostro Bradipuccio, per quanto fesso conclamato, è ben cosciente di questo problema. Ma, come accennavo prima, è auspicabile che le classi subalterne si coscientizzino e si organizzino, e cioè che reagiscano collettivamente alla violenza economica e sociale che subiscono. E lì il vostro mammifero arboricolo non avrà proprio niente da dire. Se invece di scippare borse queste persone vanno a occupare case sfitte, protestare con il Comune per le condizioni pessime in cui versano i quartieri in cui abitano, o con la Regione per il modo totalmente inadeguato in cui vengono gestiti i fondi europei per lo sviluppo, nessuno si scandalizza. Se organizzano reti economiche informali (la signora che vende la birra nel basso, tanto per fare un esempio) io non grido allo scandalo e all'evasione fiscale. Ma se trascinano donne di mezza età sui sampietrini per i pochi soldi che può contenere una borsa, mi riservo il diritto di provare ribrezzo e riprovazione. Beccatevi questa allitterazione, insieme a tutto il mio sdegno. Sono due etti e mezzo, che faccio, lascio?

Viviamo, oggi, in una società quanto mai ferale. Se Hobbes potesse vederci, gonfierebbe il petto e si crogiolorebbe nella soddisfazione del suo trionfo intellettuale. Ma proprio per questo gesti come quello di cui stiamo parlando devono essere stigmatizzati e condannati con la maggior fermezza possibile. Gli scippatori,
di qualsiasi ceto e provenienza, non devono avere diritto di cittadinanza in una società degna di esseri umani. Ed è per questo che io, per quel che conta, starò sempre dalla parte degli scippati.

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