sabato 31 maggio 2014

Analizzare e verseggiare a cuor leggero e tasche vuote


Cari amici del Bradipo, buondì. La tempesta è passata, la nave è affondata, e noi poveri naufraghi siamo circondati da un carosello di pinne dorsali che non promettono niente di buono. Ma anche nei naufragi si può trovare allegria, non foss'altro che per il fatto di non avere più nulla da perdere. Orsù, la vita continua. Riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore; e il vostro Bradipo ritorna all'opra antica di far che il mondo intier di lui si burli. Andiamo avanti.

Un quesito si pone all'attenzione del volgo, che in queste triste lande è abbarbicato a una visione del mondo pressoché feudale, come la tellina allo scoglio: gli 80 euro di Renzi sono di sinistra oppure no? Detta in altri termini: gli italiani, fiaccati nello spirito da una storia di immobilismo e impotenza praticamente ininterrotti, e incapaci dunque di dare vita a un partito, un movimento, un circolo delle bocce che esprima un'alternativa, fosse anche la più blanda, al cannibalismo ideologico che chiamano "liberismo", si chiedono se Renzi sarà il Babbo Natale che regalerà loro un paese più equo e umano. Concedetemi un'ultima riformulazione: la zanzara gigantesca e apparentemente onnipotente che mi sta succhiando il sangue mi ha appena fatto una modestissima trasfusione; è forse questo l'inizio di un nuovo corso?

A uno studio lacunoso e approssimativo della Storia come quello che può vantare il vostro umile servo si impone all'attenzione un fatto: i popoli sono sempre stati un passo indietro rispetto alle loro classi dirigenti. Sono sempre stati reattivi, mai proattivi. Perfino il socialismo, con tutte le sue diramazioni dottrinarie e tutte le sue prassi rivoluzionarie, non è altro che una rielaborazione dell'economia politica classica, ovvero dello strumento attraverso il quale la borghesia si riproponeva di regolare il suo dominio, allo scopo di renderlo più saldo. E siccome l'uomo collettivo non reagisce a un principio, ma alla sua espressione concreta e materiale, è capitato molto spesso che l'opposizione a un determinato ordine si riducesse a pura resistenza passiva, senza che potesse emergere un principio alternativo con cui lavorare. Per principio non intendo un'idea o una convinzione, ma qualcosa che fosse effettivamente alla base dell'azione quotidiana di donne e uomini, e potesse trasformare il mondo. Lo spirito mercantile che si affermò in Europa fra il trado Medio Evo e l'età moderna era esattamente il tipo di principio di cui parlo. Per questo l'agire del mercante era insieme di tipo economico e politico.

Il marxismo-leninismo ha seguito un'altra strada. Ha detto "beh, il potere sta là, è già bello strutturato e organizzato, noi ce lo prendiamo con la forza e lo restituiamo gradualmente al popolo". Ad altri lascio le analisi sui motivi del fallimento di questo approccio, almeno per quanto riguarda la nostra piccola fetta di mondo. Il punto è che coloro i quali avrebbero dovuto guidare l'assalto al cielo a un certo punto si sono resi conto che la battaglia era persa, ma che lassù qualcuno li amava. Avevano bisogno di loro, della loro competenza e del loro patrimonio morale. E allora sono entrati educatamente, pulendosi i piedi sullo zerbino, e si sono messi a demolire la civiltà a colpi di maglio.

Su una cosa contano, questi signori: sul fatto che il guardo nostro al ciel si volga ognora. Perchè se cominciamo a guardarci dentro, e a guardarci intorno, scopriamo che il principio in grado di schiacciare una volta e per sempre quella fetente di zanzara esiste: si chiama mutuo appoggio. Non carità. Sentirci responsabili gli uni degli altri, lavorare gli uni per gli altri, concepire il benessere come conquista sociale, non personale. Per questo gli 80 euro del caccavellaro sono una trovata da genio del male: ristabiliscono, di fronte a un accenno di orizzontalità e di rifiuto della rappresentanza classica, il prestigio del modello verticale, e la nostra sudditanza ad esso. E il naufragar v'è dolce in questo mare...

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