mercoledì 11 dicembre 2013

Uscite fuora!

Zio Peppe dei Camaldoli è uno straordinario personaggio, di quelli che solo la nostra bella Napoli sembra in grado di sfornare. Abbiamo già parlato di lui su questo blog a proposito di un sogno in cui faceva da comprimario nientemeno che a Eduardo. Trattasi di un anziano contadino della periferia nord-occidentale della città il quale ha per anni allietato gli ascoltatori di Radio Jolly ("'a radia giolla" nel suo vernacolo) con varie amenità, quasi tutte involontarie.

Quando qualcuno telefonava in radio e cominciava a "spostare con la bocca", Zio Peppe lo ricopriva di improperi, molti dei quali degni di seri studi dialettologici, e terminava invariabilmente mettendo "la lingua nel pulito" con un USCITE FUORA! Attraverso il ricorso alla lingua nazionale, che come risulta evidente non padroneggiava perfettamente, ristabiliva la sua autorità sui microfoni dell'emittente.

Ieri, leggendo in Rete alcuni commenti sulle manifestazioni e sui blocchi del traffico di questi giorni, ho pensato a lui. Per carità, zio Peppe è (o era? chissà se è ancora vivo..) per sua stessa ammissione semi-analfabeta, e i commenti a cui mi riferisco sono stati scritti da persone colte o semi-colte, ma mi sembra che alla fine si riducessero a un mero USCITE FUORA!

Abbiate pazienza, perchè dobbiamo aggiungere un altro elemento alla similitudine. Quando zio Peppe ci parlava dalla radia giolla aveva davanti a sé un bottone da premere quando voleva interrompere la comunicazione telefonica. Da quando si è ritirato a vita privata, vanno a fargli visita alcuni dei curatori del sito Thrashopolis, che gli ha dato notorietà internautica. Ora, quando questo sedicente ultracentenario grida USCITE FUORA! non si ode che il dileggio delle genti. Il povero vecchio si dispera, arriva quasi al pianto isterico, non essendo più in grado di difendersi dalla scostumatezza dei suoi interlocutori. Non gli resta che l'improperio.

Oggi l'Italia è percorsa da istanze di rinnovamento piuttosto forti. Dal momento che il problema principale per la nostra economia, e di conseguenza per tutto il resto della nostra vita politica e civile, è il nostro status di limone da spremere all'interno dell'Unione Europea, le rivendicazioni si incentrano principalmente intorno alla questione della sovranità. Sovranità rispetto a una UE fatta nell'interesse di pochi, e sovranità rispetto a una classe politica che ha sostanzialmente garantito, con la sua inerzia, mano libera agli eurotecnocrati che non esiterebbero a fare di noi una nuova Grecia, se lo ritenessero opportuno e vantaggioso.

Essendo questo il quadro, stupisce molto poco che per strada ci siano tricolori e neofascisti. Delude che persone molto più colte di zio Peppe, che poverino ha fatto 'o parulano tutta la vita, non capiscano che devono guardare oltre quelle bandiere. Possiamo compatire zio Peppe che racconta di quanto volesse bene alla ciuccia che poi purtroppo s'avventaje, fece l'aria nella pancia e morì, o di quando uccise la moglie  cu 'na scarda 'e scafarea perchè lo aveva infastidito col suo vacuo cianciare. Queste sono cose di un mondo contadino che non esiste più, nella vita delle persone oggi ci sono altre disavventure e altri problemi. Possiamo anche avere nostalgia di quel mondo che zio Peppe dipinge così bene, a tinte così vive. Ma dobbiamo prendere atto che non c'è più. Sopra ai Camaldoli, oggi, non c'è più la trattoria di Maittella 'a cantenera e il mondo rurale della gioventù di zio Peppe; ci sono solo zoccole quanto a dei rottweiler, qualche villetta e qualche monaco.

Smettetela dunque di gridare USCITE FUORA! Siete vecchi e deboli. Scendete dai Camaldoli e venite a vedere come è cambiata Napoli, come è cambiata l'Italia. Lo so che c'è tanto caos, non si capisce niente. Ma l'alternativa è restare soli con le vostre memorie, e che la gente si ricordi di voi solo per prendervi in giro. Senza la radia giolla non potete essere più  voi a decidere chi parla e chi no. Su Internèt, questa diavoleria moderna che il povero zio Peppe non è mai riuscito a capire, non comanda nessuno, e domina chi riesce a persuadere più utenti. Marketing? Chiamatelo pure così. Se non vi sta bene, uscite fuora voi.

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